Con il progressivo invecchiamento della popolazione, aumenta anche l’incidenza dei disturbi che sono legati all’avanzare dell’età e l’ipoacusia è uno di questi. Il calo uditivo, infatti, oggi colpisce circa 7 milioni di italiani ed è il terzo disturbo cronico per chi ha più di 65 anni dopo l’artrite e l’ipertensione. Ma questo dato è destinato ad aumentare, sia perché, appunto, l’età media della popolazione cresce rapidamente, ma anche perché gli stili di vita che conduciamo, sempre più frenetici e continuamente esposti a un forte stress acustico, non possono che velocizzare il processo di perdita uditiva.
Una ipoacusia “fisiologica” sopraggiunge in genere a partire dai 25 anni, anche se la vera perdita uditiva si inizia ad avvertire generalmente intorno ai sessanta. È vero anche, però, che le cause dell’ipoacusia possono essere molteplici, tant’è che è sbagliato considerarlo un problema esclusivo delle persone anziane.
Possono comportare una perdita uditiva anche traumi acustici, infezioni, uso di alcuni farmaci ototossici, interventi chirurgici, altre malattie o particolari attività che si svolgono abitualmente e che espongono per un tempo prolungato a rumori nocivi.
Oltretutto la perdita uditiva a volte può anche non dipendere dai nostri comportamenti, perché vivendo in grandi città è possibile trovarsi esposti a livelli eccessivi di rumore anche senza volerlo. Per questo motivo è importante che tutti adottino dei comportamenti idonei per limitare il più possibile e prevenire l’ipoacusia.
Ecco alcuni accorgimenti:
-ascolta la musica in cuffia per un tempo limitato e scegli un volume non troppo alto;
-se abiti in zone molto trafficate o rumorose, chiudi le finestre quando possibile;
-se il tuo lavoro ti espone a livelli eccessivi di rumore, non sottovalutare l’importanza di utilizzare otoprotettori;
-se pratichi immersioni e sport acquatici asciuga sempre bene le orecchie per evitare infiammazioni o infezioni e compensa sempre quando scendi in profondità per evitare repentini cambiamenti di pressione;
-se frequenti locali notturni, concerti, ristoranti affollati, chiedi un tavolo più appartato o lontano dalle fonti sonore;
-pratica attività fisica e limita il consumo di sostanze che favoriscono la perdita uditiva (farmaci ototossici, fumo, alcol, caffeina etc).
Infine, il fattore più importante da considerare è la prevenzione. Il controllo periodico dell’udito è uno strumento essenziale affinché l’insorgenza di una ipoacusia possa essere arginata in modo precoce, in modo da limitare la sua incidenza e i danni irreversibili che essa potrebbe comportare.
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